Qualunque sia la propria esperienza con il gioco d'azzardo e l'assunzione dei rischi in generale, il poker può insegnare parecchio a riguardo. Il celebre gioco di carte è molto di più che una passione o un divertimento. Può diventare infatti una palestra per sviluppare capacità di analisi, strategie e abilità nell’affrontare ogni genere di rischio nella vita. Tutte cose estremamente utili se applicate a qualsiasi business o investimento. Diamo uno sguardo più da vicino a sette cose che il poker può insegnare ai giocatori sulla gestione del rischio.
1. Creare un budget
Chiunque ami il gioco e si senta pronto a iscriversi ad un casinò online, o ad affrontare gli amici il sabato sera, deve sapere che determinare il capitale di gioco è una parte fondamentale del poker. L'errore più grande sarebbe quello di mettere in ballo i propri soldi con una mentalità da rischiatutto! Quindi, la prima regola è stabilire un budget rigoroso e ragionevole, utilizzando solo il denaro che si è disposti a perdere.
Ogni giocatore serio, o investitore professionista, lo sa: anche quando la leggenda Warren Buffet investe in nuove azioni, fissa comunque un budget in linea con uno "scenario di disastro", tenendo sempre in considerazione la legge della varianza. Cosa vuole dire? Che pur giocando nel modo migliore possibile, esiste sempre la possibilità di perdere.
2. Proteggere il capitale
Il prossimo asso nella manica dovrebbe essere qualcosa che ogni buon investitore considera il suo vangelo: proteggi il tuo capitale in ogni momento. Anche se si rischiano solo i soldi che ci si può permettere di perdere, i maestri del poker fanno tutto il possibile per evitare che accada. Per fare ciò, è fondamentale giocare ai tavoli in cui la posta (buy-in) sia allineata al proprio budget, essendo consapevoli che perdere partite, anche per giorni di fila, fa parte della sfida.
Va bene perdere, ma bisogna far sì che le perdite non riducano il bankroll di oltre il 10-20%. Accettare ciò è il segno distintivo di un vincitore a lungo termine. Il “o la va o la spacca” va bene, forse, in qualche film (da non perdere “Il giocatore” con Matt Damon). Nel poker reale, così come in borsa, è sempre meglio diversificare investendo poco e su più fronti, anziché cercare un romantico quanto poco probabile ”all in”.
3. Fissare degli obiettivi
La definizione degli obiettivi è un passaggio vitale nella gestione del rischio, sia al tavolo da poker che sui mercati finanziari. L’inizio di una partita di poker assomiglia molto alla parte preliminare di qualsiasi altro progetto, che sia di natura economica o personale. La domanda di fondo è una sola: cosa si vuole ottenere? Troppo spesso si dedica poco tempo a questa fase, pensando che la risposta scontata sia “vincere il massimo”.
Piuttosto, meglio accontentarsi di erodere lentamente il capitale degli avversari, mentre si impara il gioco. Man mano che abilità ed esperienza crescono, lo stesso sarà anche per i propri obiettivi. Tenere sotto controllo le aspettative ed evitare di commettere errori costosi durante le sessioni meno fortunate risulterà la strategia più efficace.
4. Creare una strategia e sviluppare le abilità
Quando si tratta di gestire il rischio nel poker, non si può fare affidamento esclusivamente sulla fortuna. Dietro il successo al tavolo ci sono tanto allenamento e un bilanciato mix di abilità e strategia. Questo è il motivo per cui è fondamentale comprendere le regole del poker, studiare le varie strategie e padroneggiare uno specifico stile di gioco.
Evitando di andare in tilt e di giocare in maniera troppo aggressiva. Infine occorre sviluppare l’intuito, che si affina solo con l’esperienza, ma è decisivo per capire quando e come affondare il colpo. Sviluppando queste caratteristiche nel poker, così come nel blackjack online, possiamo tutti ottenere la chiave per gestire meglio i rischi della vita.